Anche questa volta
la storia incomincia
con un sogno.
Un sogno cupo,
freddo: un mare
color di piombo
circondato da
montagne
galleggianti di
ghiaccio...
"Ehi, del canotto,
rispondete!... Li
abbiamo persi.
Saranno affogati..."
Angeli in caduta
libera,
racconta la storia
dei fratellini Baci,
bambini rimasti soli
in una delle nostre
grandi città,
costretti a
separarsi dalla
propria famiglia. Si
ritrovano a vivere
in una prepotente e
arrogante
famiglia "adottante"
che con il denaro
pensa si possa
comprare tutto,
anche i bambini.
Sono
stati tolti con
l'inganno alla loro
nonna, ma anche se
viziati e ricoperti
di cibo e regali la
nuova famiglia cerca
di cancellare
i diritti
fondamentali come
quello alla libertà
di pensiero e di
espressione.
Nella storia però ci
sono altri due
protagonisti, anche
loro figli delle
nostre città. Si
chiamano Boris e
Kabir, sono piccoli
lavavetri venuti da
lontano, che sono
sfruttati da adulti
senza scrupoli e a
cui sono negati i
diritti di base come
cibo, riposo e -
fondamentale per
tutti i bambini del
mondo - quello del
gioco.
La grande automobile
scura arriva davanti
al portone della
Banca de Predis e i
quattro fratellini
baci scendono tristi
e depressi, portando
ognun ola sua
valigetta.
Sul marciapiede c'è
un grande cane
peloso che li guarda
con interesse, Sofia
gli si avvicina, e
lo accarezza tra le
orecchie, il cane la
annusa e scodinzola.
"Sei davvero
simpatico! - dice la
bambina - Se non
fossi così grosso ti
nasconderei nella
mia valigia e ti
porterei dentro con
me."
Non ha ancora finito
di parlare che
avverte nell'aria
una strana
vibrazione, una
nuvola di polvere
gialla e luminosa
circonda l'animale
che in un attimo,
con uno strano
rumore che
assomiglia a un
pallone che si
sgonfia,
rimpicciolisce, fino
a diventare delle
dimensioni di uno
scoiattolo.
Sofia non riesce a
credere ai propri
occhi, e poi neppure
alle sue orecchie,
perchè il
piccolissimo cane le
dice con voce umana:
"Presto, sollevami e
mettimi in tasca"
Bianca Pitzorno
ha la capacità di
scrivere un
racconto (da cui è
tratto l'omonimo
film) su questi
argomenti così seri
con tenerezza e una
vena di umorismo.
Non dimentica mai
che il rispetto dei
bambini unisce
storie di bimbi
diversi, lontani
eppure vicini e
simili nel desiderio
di divertirsi, di
giocare, di vivere
pienamente
l'infanzia, diritto
che cancella le
distanze e le
differenze sociali.
|