Il calcio è il gioco più
popolare del mondo. Ma in un
luogo è stato molto più di un
gioco: nel Sudafrica dove erano
in vigore le leggi
sull'apartheid il calcio si è
trasformato in un potente
strumento di lo resistenza e di
lotta per la libertà.
E' stato u'occasione di
riscatto, una scuola di unità,
responsabilità e disciplina per
molti protagonisti della storia
della liberazione del Paese.
Il libro si basa sulle
testimonianze dei protagonisti e
su documenti di archivio
ritrovati casualmente nel
carcere di Robben Island
,
il carcere
più duro del mondo: un isolotto
sperduto con al centro una cava
d'ardesia, per trent'anni è
stato detenuto Nelson Mandela..
Là sono rinchiusi i "politici",
i neri che si ribellano alle
sopraffazioni dei bianchi. Il
regime spera di fiaccarli nel
fisico e nel morale,
disinnescarne il potenziale
intellettuale, riportarli alla
schiavitù, per ribadire la
propria superiorità razziale.
Come fare per sopravvivere alle
regole repressive del carcere?
Per salvarsi da otto ore al
giorno di lavoro forzato e dalla
privazione delle libertà?
Per sopravvivere occorre
costruirsi una disciplina.
Collettiva e democratica. Capace
di scardinare l'alienazione del
carcere mantenendo la coesione
tra gli individui.
"Molto più di un gioco" è la storia vera di un gruppo
di detenuti politici. Nonostante
le umiliazioni e i
maltrattamenti cui erano
sottoposti riuscirono a organizzare un vero
e proprio campionato di calcio.
Fondarono una Federazione che,
seguendo alla lettera i
regolamenti della Fifa organizzò
per una ventina d'anni
partite settimanali di serie A,
B e C, competizioni di coppa e
incontri amichevoli.
Tra questi uomini coraggiosi che
giocando il calcio dimostrarono
di essere uomini uguali e
liberi, c'era anche Jacob Zuma,
capitano della squadra dei Rangers nei campionati di serie
a dell'isola, che una volta
scarcerato è stato in prima fila
nella battaglia che ha portato
alla caduta del regime
dell'apartheid.
Oggi Zuma è il presidente del
Sudafrica: è tra gli uomini che
con più tenacia ha lavorato per
ottenere che il campionato del
mondo di calcio si svolgesse nel
suo Paese: nel 2010 il suo sogno
è diventato realtà. |