Quando nel mio paese crescevano gli
aranci,
Laird E, Piemme, 2008
Aysha non sa perché il
suo paese, il Libano, è in guerra. Sa
solo che i combattenti hanno diviso la
sua città in due. Da quando sua mamma è
morta sotto i bombardamenti e suo padre
ha dovuto emigrare per trovare lavoro,
la ragazzina ha vissuto in un edificio
martoriato dai proiettili con la nonna e
i due fratellini. Adesso la nonna ha
finito le medicine e per questo rischia
la vita. Il destino però non ha fatto i
conti con la testardaggine di Aysha, la
quale non ha alcuna intenzione di
lasciarla morire. Farà di tutto per
trovare un dottore, persine attraversare
quella fetta di città che tutti
conoscono con il nome di no man's tana,
la terra di nessuno, dove non valgono
leggi, regole o alleanze
Odio questa guerra,
Jarman J, Mondadori, 2007
Hilde è furiosa quando sua madre,
un'attivista pacifista, parte per una
missione umanitaria in Iraq lasciandola
dal padre, che lavora in una base
militare americana. Ma proprio sotto il
terreno della base è sepolta una storia
che cambierà la sua vita.
Pareva un gioco,
Papini A, Lapis, 2007
La cronaca vera
dell’evento più sconvolgente degli
ultimi anni,l’attentato alle torri
gemelle, passa attraverso lo sguardo
vivido e allo stesso tempo sognante
dell’infanzia. La bambina protagonista
narra la violenza del mondo adulto
filtrata dai fatti, piccoli,
dell’esperienza infantile di ogno
giorno. La memoria, filo conduttore di
questo come degli altri albi
dell’autrice, è il modo, l’unico forse,
per superare, anche se non indenni, il
momento presente. E solo il gioco, "il
facciamo che" lo scambio, con un
compagno di scuola venuto da luoghi di
guerra, la condivisione di un silenzioso
linguaggio fatto di sguardi, pare essere
la reale via di un ritorno alla
normalità di cui ogni bambino ha
diritto.
A un anno dall’attentato, un libro che
niente vuol spiegare, ma che rappresenta
una testimonianza e allo stesso tempo un
modo per dialogare con i bambini sul
dramma della guerra.
C'era un'oasi nel deserto,
D'Angelo C, JakaBook, 2007
Un fatto
di cronaca: uno zoo viene
bombardato nei territori
palestinesi. Un’oasi di pace in
una terra martoriata, un pezzo
di giardino, di paradiso per
bambini, viene distrutto.
Da qui gli autori, già noti per
la storia di Acqua Nera,
hanno tratto una favola moderna
i cui attori sono bambini e
animali che corrono assieme
verso una salvezza dagli orrori
della guerra.
È una favola di solidarietà,
sempre possibile nelle
situazioni di pericolo. L’amore
caccia la paura. All’orco delle
favole antiche si sono
sostituiti i mostri d’acciaio,
ma la ricerca del bene non
cambia e come nelle favole gli
animali partecipano agli umani
sentimenti.
L’apologo dei semplici vince
l’insipienza dei violenti. Il parco era un parco come
molti altri. La guerra era una
guerra come molte altre.
Il parco era un'oasi di pace in
un deserto di guerra.
Due bambini in groppa a uno
struzzo raccontano la loro
storia e salutano: SALAM!
PACE! SHALOM!
SALAM: è la traduzione della
parola PACE nella lingua araba.
SHALOM: è la traduzione della
parola PACE nella lingua
ebraica. È curioso notare come due
popoli da tanti anni in guerra
esprimano la parola PACE con
termini molto simili: sia per la
radice delle parole Sal-am e
Shal-om, che per il
suono.
Kaspar, il bravo soldato, Sgardoli G,
Giunti, 2007
Sissignore! E’ questa la frase più
utilizzata da Kaspar, bravo soldato
diplomatosi alla scuola per bravi
soldati della città di Krieg.Quando il
suo paese entra in guerra, Kaspar riceve
l’ordine di recarsi sulla sommità di
Monte Vento, per sorvegliare un
misterioso mulino. Un bravo soldato non
è abituato a pensare, ubbidisce e basta.
Giunto in cima alla montagna, Kaspar si
sistema per benino facendo la conoscenza
di un vecchietto grinzoso e della sua
mucca, Rosetta. C’è anche un topolino
che di tanto in tanto mette il suo
musetto negli affari di Kaspar. Giorno
dopo giorno, dalla sua postazione Kaspar
osserva svolgersi le varie fasi della
guerra e, con grande dolore, la sua
città distrutta dai bombardamenti
nemici.
“Dovrai rimanere a guardia di Monte
Vento fino a nuovo ordine!”, gli ha
detto il colonnello Krud prima di
spedirlo lassù. Ma il tempo passa e
nessun ordine giunge a Kaspar.
Nel frattempo gli prende la strana
abitudine di pensare. Scopre così che…
Il segreto del fuoco, mankell H, Fabbri,
2006
Siamo
nel Mozambico dilaniato dalla
guerra civile. Il padre di Sofia
è stato ucciso. La famiglia è
fuggita di villaggio in
villaggio fino a trovare un po'
di pace e di speranza. Ora Sofia
e sua sorella Maria lavorano,
vanno a scuola: è bello. Ma un
giorno, giocando, una di loro
calpesta una mina. È l'inizio
del dramma di Sofia: sola,
sofferente, eppure decisa ad
andare avanti.
Mio papà scrive la guerra, Garlando L,
Piemme, 2005
La notte del 20 dicembre Ludovico
Cerruti, inviato speciale in
Afghanistan, viene sequestrato sulla
strada che va da Jalalabad a Kabul
insieme ad altri tre giornalisti di
guerra. Suo figlio Tommaso lo viene a
sapere dalla televisione, mentre sta
cenando in cucina con la mamma. Da quel
momento inizia un fitto scambio di
lettere che attendono il momento in cui
potranno essere consegnate di persona:
da una parte quelle di Ludovico, scritte
con un mozzicone di matita sul suo
taccuino sfuggito ai controlli dei
soldati, dall'altra quelle di Tommi,
scritte ogni sera con la vecchia
macchina da scrivere di papà. Le lucide
e coraggiose parole di Ludovico si
alternano così ai racconti della vita di
tutti i giorni del figlio.
Il pesce, Mattews L, Fabbri, 2005
Tiger vive in un paese del Terzo Mondo
con i genitori, che sono andati lì per
aiutare la popolazione locale. Quando
scoppia la guerra, i tre devono passare
la frontiera e raggiungere un posto
sicuro da cui essere rimpatriati. Appena
prima di partire, Tiger trova un pesce
in una pozza di fango e decide di
portarlo con sé. Il viaggio sarà lungo e
pieno di insidie. Ma con la Guida giusta
e un pesce di cui prendersi cura, si può
superare ogni difficoltà.
Facciamo la pace, Orecchia G, Fabbri,
2005
Il testo
riporta massime e pensieri sulla pace di
grandi personaggi come: Papa Giovanni
Paolo II; Martin Luther King; Mahatma
Gandhi; San Francesco d'Assisi; Gino
Strada; Cardinale Dionigi Tettamanzi;
Tiziano Terzani; Umbero Eco; Cardinale
Carlo Maria Martini; John Fitzgerald
Kennedy e tanti altri
Il ponte dei bambini, Bohem, 2005
Sulla sponda di un fiume abitano due
famiglie di contadini, una sulla riva
sinistra e l’altra sulla riva destra.
Fra le famiglie non scorre buon sangue e
spesso litigano fra loro.
Un giorno, quando le acque del fiume si
sono abbassate,
i bambini non resistono alla tentazione
e lo attraversano. Finalmente possono
vedersi e giocare insieme.
Ma quando torna la pioggia l’acqua del
fiume sale di nuovo. I genitori, vedendo
i figli così tristi, cominciano a
riflettere...
Odore di bombe, profumo di pioggia,
Papini A, Fatatrac, 2004
Con dieci racconti brevi che hanno per
protagonisti bambini di cultura ed etnia
diverse, l'autrice ci guida nel mondo
attraverso un unico filo conduttore:
l'acqua, primo e insostituibile elemento
di vita, eterna fonte di gioco e di
consapevolezza di sé e del proprio
corpo. Dalla sabbia del deserto africano
agli Stati Uniti, dalle montagne di
spazzatura che circondano un campo
nomadi in Europa ai rarefatti paesaggi
ghiacciati del Polo Nord, dagli autobus
blindati di Israele all'India col suo
grande fiume, dal Medio Oriente
squarciato dalla guerra alle coste
assolate della Sicilia, dal vento arido
di una riserva indiana alle fredde
grotte del Kurdistan
Johnny il seminatore, Carmi D, Mondadori,
2002
Johnny
è un giovane soldato. Quando
torna da Laggiù, dove ha fatto
il pilota di guerra, il paese lo
accoglie come un eroe. Ma lui
non si sente un eroe. Lui è
tornato perché non vuole più
fare la guerra. E questo non
piace a tante persone, a tutti
quelli che sono convinti che
invece la guerra è giusta,
legittima, giustificata. Ma non
c'è guerra che sia giusta. È il
pensiero di Johnny e dei pochi
che sono disposti a schierarsi
dalla sua parte.
Il cannone Bum, Lavatelli A, Mondadori,
2002
A che cosa serve un cannone quando
finisce la guerra? Bum! passa dalla
gloria all' abbandono e al disinteresse
di tutti. Finché un giorno vede arrivare
uno strano personaggio con un cappello a
cilindro che l'osserva con insistenza...
Il seme del prugno, Ancillotto P, Il
punto d'incontro, 2001
Janine vive un'infanzia felice e serena.
Un giorno, improvvisamente, le viene
detto che deve lasciare la sua casa
perché c’è la guerra. Prima di partire,
il nonno la invita a piantare con lui un
seme di prugno. Janine conoscerà la
stanchezza e la paura, ma anche la
speranza, la comprensione e l'amore per
la Terra e i suoi abitanti. Al suo
ritorno Janine troverà che il suo
piccolo seme di prugno ha dato vita a
una pianta rigogliosa, a dispetto di
quello che le accadeva tutt’attorno.
La conferenza degli animali, Mondadori, 2001
Il Grattacielo degli Animali è
l'edificio più grande del mondo,
un'autentica città che ospita un albergo
per uccelli migratori, un'accademia per
leoni selvaggi, una scuola di danza per
gli orsi, nonché una sala congressi dove
i rappresentanti di tutti gli animali si
riuniscono per chiedere agli uomini di
vivere in pace. Ma generali, presidenti
e ministri rispondono con arroganza,
così gli animali decidono di allearsi
con gli animali...
Un piccolo classico pacifista scritto
oltre cinquant'anni fa, ma ancora
freschissimo e più che mai attuale.
Melaracconti, Motta Junior, 2001
Nel paese del re Valerio, distrutto
dalle incessanti guerre, non ci sono più
alberi, nè uccelli, nè fiori, nè
farfalle.
Ci sono soltanto le donne e i bambini.
La regina e la principessa
inventano e raccontano, in questo grande
libro ricco di disegni, come è felice la
vita, lontano dai campi di battaglia.
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