Immagina una bella casa in mezzo a grandi
prati verdi, circondata da un grazioso
giardino. Intorno a quella casa correva una
staccionata chiusa da un cancelletto. Più in
là, non lontano dal bosco, nelle acque
tranquille di uno stagno si specchiavano le
nuvole biondissime e soffici.
Un bel mattino Pierino aprì il cancelletto e
uscì a correre sui prati.
Sul ramo di un grande albero saltellava un
uccellino. Quando vide avvicinarsi il suo
amico Pierino lo salutò cinguettando
allegramente.
In quel momento si avvicinò, dondolandosi,
l’anatra che abitava nel giardino della
casa; era molto contenta che Pierino avesse
lasciato aperto il cancello. Decise,
infatti, di farsi un delizioso bagnetto
nello stagno.
A un tratto qualcosa attirò l’attenzione di
Pierino: era il gatto che avanzava
lentamente tra le erbe alte del prato.
Ma ecco il nonno uscire dalla casa ed
affacciarsi al cancello. Era molto inquieto.
Pierino aveva disobbedito. Gli gridò da
lontano: “E’ pericoloso andare sui prati, se
il lupo dovesse uscire dal bosco, che cosa
faresti?”
Pierino non si preoccupò affatto di quanto
diceva il nonno. Eh! I ragazzi come lui non
hanno paura dei lupi.
Ma il nonno, prendendolo per la mano,
riportò Pierino nel giardino di casa…..
Ed il cancelletto fu chiuso per bene. Appena
Pierino ed il nonno si furono allontanati
dal fitto bosco, nei pressi dello stagno,
uscì un enorme, terribile, spaventoso lupo
grigio.
In un baleno il gatto si arrampicò
sull’albero.
L’anatra prese a correre con tutto il fiato
che aveva in corpo.
Ma il lupo, molto più veloce dell’anatra, in
un batter d’occhio le fu addosso e la mangiò
in un sol boccone.
Il gatto e l’uccellino, dall’alto di un
albero, avevano seguito la terribile scena e
non osavano muoversi.
Il lupo girava intorno all’albero guardando
in alto con gli occhi ingordi.
E Pierino? Pierino, che non si era distratto
un solo istante, ebbe una strabiliante idea!
L’albero introno al quale girava il lupo,
aveva un ramo che si allungava nel giardino
del nonno.
Pierino afferrò una corda e si arrampicò in
alto per cercare di prendere al laccio la
coda del lupo.
L’uccellino lo avrebbe aiutato volando qua e
là davanti al terribile animale per attirare
la sua attenzione.
L’uccellino fu molto coraggioso, volando
velocissimo e quasi sfiorava il lupo che con
salti fulminei cercava di azzannarlo.
Intanto Pierino aveva fatto un bel nodo
scorsoio e cautamente lo tirò giù
dall’albero cercando di infilare la lunga
coda del lupo.
E ci riuscì! Preso per la coda il lupo
iniziò a fare grandi balzi per cercare di
liberarsi, na fu del tutto inutile.
Ma Pierino…? Niente, non mollava. Legò
l’altro capo della corda all’albero e così
più il lupo saltava e più il nodo si
stringeva intorno alla sua coda.
Proprio in quel momento i cacciatori
uscirono dalla foresta. Seguivano le tracce
del lupo e sparavano a ogni passo.
A cosa e a chi proprio non lo sappiamo.
“Basta sparare!” gridò Pierino “Abbiamo già
catturato noi il lupo, l’uccellino ed io.
Aiutateci piuttosto a legarlo, lo porteremo
al giardino zoologico!.
E a quel punto si misero tutti in marcia
verso il paese poco lontano, ma una lunga
fila di personaggi in festa si snodava lungo
il sentiero. Davanti a tutti ….Pierino.
Subito dietro venivano i cacciatori che
tenevano ben saldo il lupo, legato come un
salame di stagione.
Il nonno ed il gatto chiudevano il corteo.
Il nonno continuava a scuotere la testa e
ripeteva: “sì, sì, va bene, ma se Pierino
non avesse preso il lupo…cosa sarebbe
successo?”
Sopra di loro volteggiava allegramente
l’uccellino e diceva: “Però che tipi
coraggiosi siamo Pierino ed io. Guarda un
po’ cosa siamo riusciti a catturare.”
E se qualcuno avesse ascoltato con
attenzione, avrebbe potuto sentire l’anatra
che faceva “Qua Qua Qua” nella pancia del
lupo che per la troppa fretta,
quell’ingordo, se l’era inghiottita viva.